DORMELLETTO, GOZZANO - Giornate FAI d'Autunno 2025

Sabato 11 ottobre e Domenica 12 ottobre
Torna uno dei più importanti eventi di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l'apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti.
L'evento, giunto alla 14ª edizione, offrirà l'opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d'arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite con un contributo minimo proposto dai volontari della Fondazione e dagli Apprendisti Ciceroni delle scuole del territorio, con un contributo minimo di 3 euro che verrà interamente devoluto al recupero dei beni del nostro patrimonio culturale italiano.
CASCINA CUCCHETTA Via Cucchetta 1, Dormelletto (NO)
Orari: Sabato e Domenica 10:00-17:30
A Dormelletto (Novara), nel verde immenso del Parco dei Lagoni e davanti all'azzurro profondo del lago Maggiore, oltre al leggendario cavallo da corsa Ribot, sono stati fatti nascere e allevati molti altri purosangue italiani capaci non solo di dominare in tutti gli ippodromi, ma di imporsi anche come stalloni. L'anima di Ribot si tocca e si respira ancora alla Cucchetta, una delle cascine dell'allevamento che Federico Tesio aveva fondato insieme alla moglie Lydia Fiori Marchesa di Serramezzana nel 1898, scegliendo la località per il suo terreno sabbioso e il clima mite. La struttura, che oggi ospita anche un bed & breakfast, conserva lo spirito e l'eredità dell'allevamento, che divenne il più grande d'Italia nel XX secolo.
CHIESA DI SAN BIAGIO E DIPINTO MURALE Via alla Chiesa, 16, Gozzano (NO)
Orari: Sabato 10:00-12:30 / 14:00-16:00 Domenica 10:00-12:30 / 14:00-17:00
La parrocchiale di Auzate si trova in una zona periferica del paese, su una collina. All'angolo tra Via della Chiesa e Vicolo del pellegrino troviamo il dipinto murale raffigurante la Madonna in trono con bambino tra i santi Caterina d'Alessandria e Antonio Abate. L'affresco doveva appartenere a una "casa del popolo", esterna al centro storico, ma di forte impatto e richiamo per i passanti.
La prima notizia circa la Chiesa di San Biagio di Auzate si ha con gli atti di visita del Cardinale Serbelloni nel 1568, quando Auzate diventa parrocchia separata da quella di Gozzano. Nel 1598 Giulio Toni lasciò un legato testamentario volto alla costruzione di una cappella e di un altare dedicati alla Vergine Maria il cui progetto fu affidato a Padre Cleto da Castelletto Ticino. Successivamente venne restaurato il campanile. I lavori proseguirono per tutta la prima metà del Seicento e nel 1662 la chiesa così rinnovata venne consacrata dal vescovo Odescalchi. L'affresco appartiene alla fine del XIV sec.
La Chiesa conserva numerose reliquie. Originale è la sistemazione d'insieme delle ossa di alcuni martiri, disposte in forma piramidale con il cranio al vertice della composizione, decorata con elementi floreali in stoffa e carta. Assai curiosa è la disposizione di alcune ossa di sant'Edisto, che sono state assemblate in modo tale da proporre la forma di due monogrammi costantiniani. Alla seconda metà del XIX secolo risale l'organo, inserito in cassa in legno di abete e successivamente restaurato a più riprese. Nel 1866 è documentata la presenza del pittore Francesco Toni che avrebbe eseguito lavori di decorazione e di ornato nella Chiesa. Con i lavori di ampliamento del coro è stato realizzato un pavimento a mosaico ad opera di Giovanni Battista Avon. Numerosi elementi (l'amuleto di corallo, la rigidezza delle figure, un tracciato grafico di vistoso effetto...) rivelano che l'affresco affonda le proprie radici nella tradizione novarese di Tommaso e Francesco Cagnola.
PALAZZO VITTADINI Via Canonico Bartoli, 9, Gozzano (NO)
Orari: Sabato e Domenica 10:00-12:30 / 14:00-17:00
Nel centro storico di Auzate, frazione del comune di Gozzano, in provincia di Novara, sorge Palazzo Vittadini, antica residenza appartenuta agli eredi di Stefano Toni, ramo di una delle più influenti famiglie nobiliari della zona. Il palazzo è una delle testimonianze più significative dell'impronta aristocratica impressa sul piccolo borgo piemontese, che vanta una sorprendente concentrazione di dimore signorili rispetto alle sue dimensioni. Legato alla famiglia Toni – nella sua diramazione Vittadini - il palazzo riflette lo stile di vita di una nobiltà colta e benestante, capace di mantenere rapporti con le principali famiglie della regione e di imprimere nel paesaggio urbano una forte connotazione culturale. La residenza rappresenta una delle molte “case da nobile” che facevano di Auzate un piccolo centro residenziale d'élite, luogo di prestigio, come testimoniato da altri edifici coevi quali i palazzi Toni Marietti, Toni Nazari e Camossi. Palazzo Vittadini resta un punto di riferimento per la memoria storica locale. Caratterizzato da un impianto architettonico imponente, ma sobrio, Palazzo Vittadini conserva ancora oggi alcuni elementi originali che ne raccontano il passato: le facciate lineari, gli affreschi interni, le decorazioni a stucco e un impianto distributivo coerente con l'organizzazione della vita nobiliare tra Sette e Ottocento. La presenza di un giardino interno, strutturato secondo i canoni del gusto italiano, ne rafforza il valore sia estetico che storico.
PALAZZO TONI MARIETTI Vicolo del pellegrino, 4, Auzate, Gozzano (NO)
Orari: Sabato e Domenica 10:00-12:30 / 14:00-17:00
Ingresso: riservato solo agli iscritti al FAI
Proprio dietro l'antico broletto di Auzate, frazione del Comune di Gozzano, sulla piazza ora Ferrini, sorge Palazzo Toni Marietti, annunciato da un imponente portale sormontato dallo stemma nobiliare della casata. La famiglia Toni, la più illustre di Auzate, iniziò la costruzione del palazzo fra il XVI e il XVII secolo, sopraelevandolo e ampliandolo in più battute, come è possibile ancora leggere guardando le tracce dei vari interventi sui prospetti esterni, riportate alla luce dopo un attento restauro conservativo dall'attuale proprietà. Fra i vari interventi di modifica e ampliamento, va evidenziato quello di metà Settecento, ricordato dalla data 1749 riportata all'interno del portone di accesso, e quello del 1831, commissionato all'architetto Giovani Molli (1799-1865) in occasione dell'unione fra le famiglie Toni e Marietti. Il grande edificio, dopo le sistemazioni subite nel corso dei secoli, è tutt'oggi una residenza privata. Presenta una pianta a L con un giardino realizzato nel Settecento, posto a meridione del cortile, originariamente all'italiana, ripartito in quattro aiuole da cordoli in pietra e ingentilito da vasi di agrumi, una fontana e statue. Il giardino, negli anni Settanta del XX secolo, è stato rielaborato a seguito di un frazionamento ereditario e in parte rivisto secondo un'impronta paesaggistica funzionale ad una semplice cura da parte dei proprietari di allora. Sono presenti camelie, rododendri, cipressi, un banano, ortensie, forsizie e hosta. Degno di nota è pure il piccolo giardino pensile attiguo al braccio minore e più antico dell'edificio verso piazza Ferrini, con una magnolia grandiflora secolare e una panca in sasso che creano un angolo particolarmente raccolto e suggestivo.