PERCORSO CICLABILE/MTB: Ciclovia del Toce
La Ciclovia del Toce è uno splendido itinerario che si sviluppa lungo le sponde del fiume Toce fino al Lago Maggiore.
Il percorso parte dalla stazione ferroviaria di Domodossola e seguendo piste ciclabili, piste agricole e stradine asfaltate secondarie attraversa tutto il fondovalle ossolano fino alla riserva naturale del Fondo Toce terminando alla stazione ferroviaria di Verbania – Pallanza.
La Ciclovia del Toce coincide in parte con l’itinerario La Via del Mare dichiarato da Regione Piemonte “percorso di interesse regionale” che parte da Domodossola e termina ad Imperia attraversando da nord a sud tutto il Piemonte.
La Ciclovia del Toce può essere percorsa per intero con ritorno in treno oppure viene proposta suddivisa in percorsi tematici:
• In bici tra i borghi: da Domodossola a Vogogna
• In bici tra i boschi: da Vogogna a Ornavasso
• In bici tra i fiori: da Ornavasso a Fondotoce
Un quarto percorso tematico si svolge ad anello a nord di Domodossola e si chiama In bici tra i fiumi.
Componendo questi percorsi tra loro si possono effettuare passeggiate di lunghezza adeguata alle proprie capacità tecniche. Tutti i paesi del fondovalle hanno una stazione ferroviaria per raggiungere il punto di partenza o per tornare indietro.
Il percorso inizia dalla stazione di Domodossola. Nel primo chilometro occorre seguire la viabilità ordinaria. Dalla Piazza della Stazione si prende a sinistra per Via Bonomelli e in fondo si gira a sinistra per Via Mizzoccola. Si supera un primo sottopasso ferroviario, poi un secondo e
alla rotonda si prosegue diritto seguendo le indicazioni per la Pista Ciclabile fino a raggiungere il Ponte della Mizzoccola sul Fiume Toce. Subito prima del ponte, sulla destra, inizia il percorso ciclabile che costeggia la sponda destra del fiume Toce. Dopo un paio di chilometri la pista ciclabile abbandona la sponda del fiume e attraversa boschetti e belle radure in regione Boschetto, poi in prossimità del Cippo che racconta le gesta eroiche di Geo Chavez, primo trasvolatore delle Alpi che col suo velivolo precipitò nella piana di Domodossola, si torna a costeggiare l’argine del Toce. Si supera il campo sportivo di Villadossola e si prosegue lungo una stradina ad uso promiscuo che costeggia una serie di orti fino ad un ponticello sul canale. Dopo il ponte riprende la pista ciclabile che costeggia interamente la Collina dello Sport, una montagnetta artificiale originata dal deposito, oggi completamente bonificato, di un sito industriale dismesso. I lavori di bonifica mediante impermeabilizzazione, riporto di uno strato di terreno e piantumazione, hanno permesso di recuperare un’area che si estende per quasi 150.000 mq, restituendo alla collettività un sito ideale per il tempo libero, per la pratica sportiva amatoriale e per l’allenamento agonistico di jogging, corsa campestre, nordic walking, mountain bike. L’area, dotata di parcheggio e servizi igienici, è completamente recintata e consente la pratica sportiva in sicurezza, senza i pericoli derivanti dal passaggio di mezzi motorizzati.
La pista ciclabile aggira la collina, incrocia la strada dello svincolo della superstrada e risale sul ponte che attraversa il T. Ovesca. Dal ponte una corsia ciclabile scende fino ad una rotonda, si prosegue diritti lungo Via Gisella Floreanini fino all’incrocio con Via Cardezza, si gira a sinistra ad attraversare un canale e, facendo attenzione alle possibili auto, si prosegue lungo una stretta stradina che conduce ad un primo sottopasso della superstrada. Facendo molta attenzione (la strada è in curva ed è difficile vedere eventuali auto che sopraggiungono) si può imboccare il sottopasso che riporta sulla pista ciclabile. Noi consigliamo di non imboccare questo primo sottopasso ma di proseguire a destra per ulteriori 700 m lungo Via Gorva, molto poco trafficata, fino al secondo sottopasso il cui imbocco offre maggiori condizioni di sicurezza. Dopo il sottopasso si incrocia la pista ciclabile, si gira a destra e si prosegue fino al campo sportivo di Pallanzeno. Da qui si costeggia lungo pista ciclabile la sponda sinistra del canale fino a prendere un ponticello. Dopo poche decine di metri la ciclabile termina e si torna sulla viabilità ordinaria. Si gira a sinistra lungo Via Lisca, si attraversano dei binari e si incrocia subito dopo la strada provinciale. Si attraversa facendo molta attenzione alle auto e si torna sulla pista ciclabile che costeggia il rilevato ferroviario, si oltrepassa il campo sportivo e in corrispondenza del cimitero di Piedimulera si gira sulla destra su Via Ferrari e alla rotonda si prende a sinistra per Via Aldo Moro, attraversando tutto il centro storico di Piedimulera sormontato da una bella torre, la Torre Ferrerio, che svetta alta e maestosa. Un’iscrizione all’ultimo piano segnala che i lavori di costruzione iniziarono il 10 aprile 1594 e finirono il 19 novembre 1597. Costruita assieme al palazzo adiacente, che costituiva la vera residenza dei Ferreri, la torre mantenne la sua funzione di vigilanza della valle fino alla metà del XVIII secolo quando, con l’avvento del governo Sabaudo nel 1768 subentrato a quello milanese nel 1733, la stessa fu adibita ad altri scopi al servizio delle popolazioni della Valle Anzasca, compreso quello di offrire un prestigioso soggiorno vista l’eleganza delle forme rinascimentali.
Dal centro storico si prosegue fino ad incrociare la strada statale per Macugnaga. Si percorre per qualche decina di metri la strada statale e subito si gira a sinistra ad attraversare il ponte sull’Anza entrando in territorio di Pieve Vergonte. Dopo il ponte si prende ancora a sinistra lungo il torrente aggirando un’area industriale fino ad un sottopasso ferroviario dove inizia una pista sterrata (dal fondo piuttosto grossolano) che costeggia la sponda destra del Torrente Anza attraversando prati aridi. La pista prosegue passando sotto alla superstrada dove il fondo stradale, seppure sterrato, migliora, fino ad incrociare una pista sulla sponda destra del Toce. Poco prima, sulla sinistra, si notano i resti dell’antica muratura del Borgaccio, il borgo originario di Pieve Vergonte. Costeggiando la pista lungo Toce in breve si raggiunge la passerella che attraversa il Fiume Toce. Al termine della discesa dopo la passerella si prosegue per Via Passerella e al secondo sottopasso ferroviario si gira a sinistra raggiungendo l’area del Campo Sportivo di Vogogna. Da qui si percorre un altro sottopasso lungo Via Passerella fino ad incrociare Via Nazionale che si attraversa e continuando su Via San Carlo e Via De Regibus si attraversa parte del centro storico di Vogogna fino alla piazzetta della Chiesa. Attraversato il torrente si prosegue lungo la bella Via Roma fino a raggiungere Palazzo Pretorio, il centro del borgo medievale di Vogogna.
Dal centro storico di Vogogna (Palazzo Pretorio) si scende lungo Via Lossetti Mandelli fino ad incrociare Via Nazionale. Si segue la fascia ciclabile che dopo poche decine di metri attraversa la strada per imboccare Via Porto di Megolo. Subito dopo il sottopasso ferroviario si continua su stradina di campagna sterrata che prosegue fino a oltrepassare un secondo sottopasso ferroviario raggiungendo un gruppetto di case in pietra. Qui si gira a sinistra e si continua per stradine di campagna (a tratti fangose) fino a quando la strada diventa pista ciclabile. La pista continua molto bella e rilassante tra prati fioriti, coltivazioni ed alberi maestosi fino a raggiungere e attraversare l’Oasi Naturale di Bosco Tenso. La pista termina appena prima di un sottopasso ferroviario. Da qui per proseguire si hanno due possibilità:
- In condizioni normali dal sottopasso si gira a destra costeggiando per breve tratto la ferrovia e poi si svolta a destra lungo la pista ciclabile per circa 1 km portandosi nella zona di confluenza tra il Fiume Toce e un torrente laterale (Rio Crotta). Qui la pista ciclabile termina e occorre scendere a guadare il rio, quasi sempre asciutto, per poi risalire dall’altra parte dove inizia di nuovo la pista ciclabile a fondo naturale che prosegue tra i campi verso Cuzzago. Tale soluzione è da evitare nel caso di impraticabilità del guado.
- In caso di piogge nei giorni precedenti o in caso di impraticabilità del guado si consiglia di imboccare il sottopasso ferroviario e portarsi sulla strada provinciale. Percorrerla per circa 900 m in direzione Cuzzago e subito dopo il ponte su Rio Crotta si imbocca il primo sottopasso a destra ritrovando subito dopo la pista ciclabile a fondo naturale che prosegue verso Cuzzago. Con questa soluzione si evita il guado.
La pista ciclabile prosegue tra campi di granturco. Spesso è molto sabbiosa e sono necessarie ruote che facciano una buona presa (consigliata la mountain bike). Arrivati al sottopasso che porta alla stazione ferroviaria di Cuzzago si gira a destra e dopo meno di 200 m ancora a destra sempre seguendo le indicazioni di percorso ciclopedonale promiscuo fino ad incrociare la strada provinciale che porta al vicino Ponte di Migiandone. Da qui non esistono strade alternative per cui bisogna necessariamente seguire, prestando molta attenzione, la strada provinciale. Il traffico per la verità non è mai molto sostenuto perché assorbito dalla vicina superstrada. Si attraversa quindi il ponte di Migiandone e si prosegue lungo la strada fino a superare l’abitato di Teglia dove inizia sulla destra un nuovo tratto di pista ciclabile asfaltata che raggiunge la Punta di Migiandone, con l’ampio piazzale contraddistinto da due imponenti cannoni che segnano l’inizio dei percorsi pedonali della “Linea Cadorna”. Dal piazzale, attrezzato con area picnic, servizi igienici e fontanella, si prosegue lungo la pista ciclabile che costeggia il viale alberato fino ad arrivare alle porte del paese di Ornavasso dove termina la pista ciclabile e si prosegue lungo la provinciale fino a superare il Ponte sul Rio San Carlo che segna l’inizio del centro storico di Ornavasso.
In alternativa dalla Punta di Migiandone si può seguire il largo sentiero che costeggia la base della montagna e arriva al Lago delle Rose. Da qui si prende la strada che riporta sulla provinciale che conduce in paese.
Dal ponte stradale sul Rio San Carlo all’imbocco del paese si svolta a sinistra costeggiando la sponda destra del Rio in direzione del campo sportivo. Da qui una bella passerella ciclopedonale attraversa il Fiume Toce offrendo scorci bellissimi sul fiume, la folta vegetazione ripariale e le ripide guglie dei Corni di Nibbio. Alla fine della passerella si gira a destra proseguendo su un bel tratto di pista ciclabile in sponda sinistra del Toce. L’ambiente è molto suggestivo: le sponde del fiume presentano una vegetazione lussureggiante e a tratti si aprono delle radure dove si coltivano i fiori tipici del Lago Maggiore. In estate numerosi conigli selvatici scappano al vostro passaggio.
Si supera il bivio per il campo sportivo di Mergozzo (si consiglia la visita al borgo di Mergozzo) e infine la pista ciclabile termina in prossimità dell’ex inceneritore. Da qui si gira a sinistra per immettersi nella strada provinciale proveniente da Mergozzo. Si gira subito a destra e facendo attenzione al traffico si segue la strada asfaltata per circa 500 m per poi girare a destra per imboccare un largo sentiero (bivio segnalato) che porta sotto al ponte della superstrada dove inizia la rete di percorsi ciclopedonali a fondo naturale (sterrato) della Riserva Naturale Speciale del Fondo Toce (www.parcoticinolagomaggiore.it), area di protezione a livello europeo. La pista ciclabile prosegue costeggiando la sponda sinistra del Fiume Toce fino portarsi nell’area dei campeggi di Fondotoce. La pista prosegue poi fiancheggiando il canneto (vale la pena di raggiungere l’osservatorio) e il canale che collega il Lago di Mergozzo con il Lago Maggiore, e infine raggiunge la rotonda di Fondotoce e la Casa della Resistenza. Da qui una pista ciclabile a lato strada porta fino alla stazione ferroviaria di Verbania Pallanza.
ASPETTI TECNICI
Il percorso è complessivamente facile e quasi pianeggiante.
Alcune stradine agricole possono presentare qualche tratto fangoso se percorse dopo periodi di forti precipitazioni.
Per famiglie con bambini piccoli si segnala particolarmente adatto il tratto Domodossola – Collina dello Sport.
PUNTI DI ATTENZIONE
1. Tratto su viabilità ordinaria dalla stazione di Domodossola al Ponte della Mizzoccola
2. Pallanzeno attraversamento della strada provinciale
3. Piedimulera breve tratto di strada statale
4. Guado sul rio Crotta tra Premosello e Cuzzago
5. Tratto su viabilità ordinaria (strada provinciale) dal Ponte di Migiandone a Teglia (fraz. Di Migiandone)
6. Tratto su viabilità ordinaria (strada provinciale) prima di Ornavasso
7. Breve tratto di strada provinciale in zona dell’ex inceneritore a Mergozzo
DATI TECNICI
Area geografica di appartenenza: Verbano Cusio Ossola / Valle Ossola - Lago Maggiore
Luogo di partenza: Domodossola Stazione
Luogo di arrivo: Fondotoce Stazione ferroviaria di Verbania Pallanza
Numero tappe: 1
Lunghezza: 47,0 km
Ascesa totale: 75 m indicativa
Discesa totale: 140 m indicativa
Difficoltà: MC Medio – Facile
Durata media: 4 ore 00 minuti
Quota minima: 194 m slm Fondotoce
Massima quota raggiunta: 270 m slm (Domodossola stazione)
Grado di ciclabilità: totale
Periodo consigliato: Aprile-ottobre. Fattibile comunque tutto l’anno
Presenza di segnaletica dedicata: sì
Target di pubblico: per famiglie / cicloturista / cicloescursionista
In allegato: descrizione completa del percorso, mappa e traccia gpx
Autore: Alessandro Pirocchi
46.114851093151, 8.2960295677185
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