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Arte, Cultura & Fede
Laghi

Verbania

Lago Maggiore

Verbania nasce nel 1939 dall’unificazione dei preesistenti Comuni di Intra e Pallanza. Il suo territorio si affaccia sul Lago Maggiore e si estende sulla fascia collinare che dolcemente risale verso l’arco alpino. Le escursioni sul lago, le visite ai giardini e le passeggiate nell’entroterra, insieme ad un patrimonio museale di prim’ordine e alle numerose testimonianze di arte sacra, costituiscono le principali attrattive della città. Verbania è punto di partenza ideale per escursioni nel Parco Nazionale Val Grande, sul Monte Rosa e nelle Valli Ossolane. Un ricco programma di eventi, un’articolata scelta di strutture ricettive e i numerosi ristoranti, le trattorie e le aziende agrituristiche contribuiscono a rendere piacevole il soggiorno.

PALLANZA
Il primo nucleo abitativo di Pallanza fu con buona probabilità la cima della Castagnola dove si trova l’Oratorio romanico di San Remigio, edificato tra la prima metà del XI e la prima metà del XII secolo. Tale comunità - “Palanz” è un termine celtico che significa “pubblica adunanza” - si espanse poi verso il lago (la Piazza) divenendo nel Medioevo luogo di particolare importanza, insieme alle isole prospicienti (Isola Madre e isolino San Giovanni), per attività e commerci a lago. Percorrendo le stradine che dal lungolago, passando dal retro degli alberghi, ascendono verso Piazza Gramsci si possono ancora vedere antiche vestigia medievali: bei portali, antiche dimore e muri affrescati. Sulla collina della Castagnola, invece, passando dall’antico quartiere della Vila si arriva alla Chiesa di Santo Stefano e, con una bella passeggiata tra ville ottocento-novecentesche, al giardino storico di Villa San Remigio e all’Oratorio di San Remigio.

GIARDINI BOTANICI DI VILLA TARANTO
In primavera, estate e autunno straordinarie macchie di colore trasformano i Giardini di Villa Taranto nell’attrazione floreale per eccellenza del Lago Maggiore. Nel parco di 16 ettari sono 20.000 le piante di particolare valenza botanica ed oltre 80.000 le bulbose in fiore, mentre oltre 15.000 sono le piantine di bordura che tappezzano le numerose aiuole.

INTRA
Posta tra i due fiumi che ne hanno connotato per secoli la vita e l’economia, Intra ha sempre raccolto percorsi e traffici tra la pianura e le valli che avevano necessità di uno sbocco a lago. Dal Medioevo divenne capitale religiosa del territorio con la funzione di trasformare i prodotti delle montagne e di veicolarli, attraverso il lago, a Milano, Svizzera e pianura padana. Poche tracce medievali si mescolano alle più recenti testimonianze barocche visibili sulle facciate delle case e nei cortili del centro storico. Nell’Ottocento l’industrializzazione trasformò ancora la città che divenne centro manifatturiero, ricco di fabbriche e attività commerciali. L’itinerario classico si snoda nelle vie e vicoli del centro storico, vivacizzate da numerosi negozi, e incontra le Chiese di San Fabiano, San Rocco e Santa Marta per culminare alla Basilica di San Vittore.

SUNA
Passeggiando nelle sue vie ci si rende conto come fosse la vita popolare nei secoli scorsi: case addossate l’una all’altra, angusti cortili, portali e balconi in pietra, immagini sacre sulle facciate simboleggiano i caratteri salienti di quella vita. I sunesi, perlopiù scalpellini, muratori e navaroi (navigatori-trasportatori con cavalli di chiatte o barconi) erano tutti anche contadini perché coltivavano i terreni terrazzati sul Monterosso dove si produceva segale, granturco, ortaggi, vite e alberi da frutta. Luogo di riunione era il piudun, grande pietra in granito bianco del Montorfano con incise cinque tavole mulino per il gioco del filetto ora posizionata vicino all’ex imbarcadero. Anche sul sagrato e sulla bella scalinata della Chiesa di San Fabiano (XII secolo) troviamo scalfiti filetti e raffigurazioni di giochi. Nella Chiesa di Santa Lucia e sul lungolago di fronte: opere di Mario Tozzi.

RISERVA NATURALE SPECIALE DEL FONDO TOCE
Istituita nel 1990, ha una superficie di circa 365 ettari e si estende su una parte della piana del Fondo Toce. Questa zona è importante non solo dal punto di vista paesaggistico ambientale ma anche perché costituisce un caso, ormai raro, di zona umida. Accessibile a piedi e in bicicletta.

Telefono
+39 0323 503249
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12,8°
Piazza Giuseppe Garibaldi, 15
28922 - Verbania (VB)

45.9214067, 8.5511255

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