Orta e Isola di San Giulio








Indirizzo
Via Panoramica
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Comune
Orta San Giulio
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Ambito
Cusio
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CAP
28016
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Provincia
NO
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Sito internet |
Tel
+39 0322 905163 IAT- +39 0322 90156 90324 Abbazia Mater Ecclesiae
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Fax- | Link mappa |
Magica è l'atmosfera che si respira nel borgo medievale di Orta, ricco di testimonianze del passato con i suoi splendidi palazzi, chiese barocche e antiche torri. A pochi minuti di battello si trova l'Isola di San Giulio con la sua basilica romanica, simbolo mistico di tutto il lago.
Le bellezze artistiche e naturali che fanno dell'isola di San Giulio un unicum nel suo genere, l'ammirazione e la meraviglia che essa immediatamente suscita in tutti i visitatori non bastano a spiegare quella specie di orgoglio misto a venerazione che gli abitanti del Cusio provano nei suoi riguardi.
La leggenda narra che quest'isola, distante non più di 400 metri dalla riva di Orta, un tempo era uno scoglio abitato da serpi e terribili mostri (forse simbolo della presenza di eretici ariani), fino a quando nel 390 vi approdò San Giulio: attraversando le acque del lago sopra il suo mantello e guidato nella tempesta dal suo bastone, il Santo fondò una chiesa, nella quale scelse poi di essere sepolto, e trasformò l'isola nel centro di evangelizzazione di tutta la regione.
Oggi sappiamo con certezza che sul luogo della primitiva chiesa fondata da San Giulio venne costruita nel IX secolo un'altra chiesa di cui oggi rimane soltanto l'abside maggiore, così come sappiamo anche che agli inizi del X secolo esisteva una struttura fortificata che comprendeva tutta l'isola, il castrum Sancti Iulii (castello di San Giulio). Durante le lotte per la conquista del regno italico essa fu strappata alla chiesa novarese dal re Berengario II la cui moglie, regina Villa, dovette però soccombere all'assedio dell'imperatore germanico Ottone I nel 962. Durante questo assedio nacque Guglielmo da Volpiano, il grande riformatore del monachesimo europeo, che fu tenuto a battesimo dallo stesso imperatore Ottone.
Per tutto il Medioevo l'isola fu possesso della Chiesa di Novara e per lungo tempo fu anche il centro della vita civile, religiosa e amministrativa della Riviera d'Orta. Tutti i sovrani e i principi che si susseguirono nel tempo con il loro dominio sul territorio novarese confermarono sempre la giurisdizione del vescovo sul luogo, che divenne meta di numerosi pellegrinaggi.
Nel 1842 fu demolito l'antico castello per far posto al nuovo grande seminario (ne esisteva già uno sin dal 1582) e oggi, dell'antica fortificazione, non rimane altro che un tratto delle mura perimetrali.
Il turista viene subito accolto sull'isola da una breve scalinata che conduce alla suggestiva basilica romanica, sicuramente la principale attrattiva del posto. La visita prosegue attraverso una stradina che percorre l'intera isola mediante un circuito anulare: è la "via del silenzio e della meditazione", suggestivo connubio tra spiritualità e architettura. Strada facendo si raggiungono l'ottocentesco Palazzo dei Vescovi e l'abbazia benedettina Mater Ecclesiae: in questo affascinante convento di clausura femminile le monache, uniche persone a risiedere stabilmente sull'isola, trascorrono le loro giornate dedicandosi alla preghiera, allo studio, al restauro di antichi e preziosi paramenti sacri, alla confezione delle ostie e alla preparazione del celebre "pane di San Giulio".
Gli altri edifici dell'isola, ora residenze private che in alcuni casi conservano ancora il nome di qualche santo, costituivano un tempo le abitazioni dei canonici: tra le più antiche si segnala la Villa Tallone, dove ogni anno si svolgono prestigiosi concerti di musica classica.
Un grazioso ristorante con terrazza sul lago e un negozietto di souvenir completano il quadro delle poche strutture a disposizione dei turisti, ma è d'altro canto proprio questa discrezione a garantire all'isola un'esistenza tranquilla, tale da conservare quell'aura da mistico rifugio dai diversi della vita.