16 Jul 2023 - 30 Jul 2023

VERBANIA - L'armonia del Colore

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L'armonia del colore
Domenica 16 luglio partenza del percorso da Cinque Vie di Intra alle ore 16.00 e arrivo a Biganzolo alle ore 17.00 per inaugurazione.

Apertura della mostra dal venerdì alla domenica
Dal 21 Luglio al 23 Luglio dalle ore 16:00 alle ore 18.30
Dal 28 Luglio al 30 Luglio dalle ore 16:00 alle ore 18.30

L’armonia del colore
Forme colorate che si compongono in scenari muti per ospitare un vaso pieno di fiori, una banderuola mossa dal vento, una farfalla oppure un piatto colmo di frutta, evocazioni di una quotidianità ferma nel tempo e nella luce. Nessuna figura, nessun personaggio: solo colore, memoria, silenzio per narrare quelle emozioni universali vissute da Mauro Maulini negli ultimi vent’anni, periodo a cui si riferiscono i dipinti esposti. Li ha realizzati a partire dal 1994 quando, lasciata Milano, è ritornato nelle terre del Lago d’Orta, a Crabbia, per dedicarsi completamente alla pittura. Per la verità anche per la pittura era un ‘ritorno’, in quanto l’aveva già affrontata negli anni Sessanta partecipando a numerose collettive (dal 1966) e personali (dal 1973).
A Milano Maulini aveva studiato figura all’Accademia Cimabue e a Brera e svolto la propria attività lavorativa, iniziata come grafico per Olivetti e come ideatore di scenografie e personaggi per il Teatro di marionette di Gianni e Cosetta Colla.
Ma quella a cui l’artista cusiano ha atteso nei suoi ultimi vent’anni è una pittura particolare, diversa dalla precedente per tecnica e soggetti. Costituita dapprima da composizioni in bilico tra realtà e astrazione (La bottega del pesce, La bottega della frutta databili ai primi anni Novanta) si è in seguito modificata nella tecnica divenuta più personale grazie ad un impasto di colla e sabbia marina finissima steso sopra la tela, in grado di frantumare i colori acrilici in lievissime variazioni luminose. É per questo che i dipinti di Maulini sembrano raffigurare luoghi magici fatti di atmosfere sospese, ironia, sogno, nostalgia, quiete, trovando espressione in quelle raffinate scenografie dove protagonisti non sono gli uomini ma il respiro del lago, la luce del mare, i sussurri degli alberi, la brezza del vento. Soggetti che, alla fine degli anni Novanta, prendono vita nelle geometrie di Castelletto al mare, Nel porto, Cantiere nautico, e nei rosa antichi, bianchi avorio, rossi cupi di Restauri, Barocco, Giardino rosa, Cattedrale, Agave, Cabine: cromie mitigate dall’incredibile azzurro di quel mare che gli era entrato dentro durante il soggiorno spagnolo a Teulada e il cui ricordo non lo aveva più lasciato.

Il percorso espositivo sottolinea come colori e geometrie ritornino nei fiori e negli oggetti - da Vaso rosso datato 1996 a Vaso giallo della fine anni Novanta, a Vaso verde e Vaso cinese degli anni 2000 - e, soprattutto, nei paesaggi collinari. Ne sono esempi Banchetto con farfalla, dipinto tutto giocato sul contrasto del verde intenso del prato con il giallo perlato degli oggetti e La collina del fiorista, dove l’artista ha accostato al verde infinite sfumature di rosa. Ed è proprio la delicata vivacità di questo colore a definire la percezione spaziale dell’insieme, guidando lo sguardo dell’osservatore verso il cielo, ora annullandosi nelle tonalità dell’avorio ora squillando festoso in quelle del lilla e del ciclamino.

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